dislessie di un giovane tecnologicamente provato

2006-08-29

thai stories

che alla fine tutto il mondo e' paese che anche qui hanno problem i con i primi ministri che non se ne vogliono andare.
e sono stanchissimo.
in piedi dalle sei del mattino che neanche al lavoro.
si ma chiang mai...
e sono in un posto dove i saluti assomigliano ai cicaleccio e al gracidare e vivono piu' nella sfera della musica che della parola.
e spero di arrivare presto al mare
e spero che la flash della macchina fotografica si automachespanda che abbiamo sforato le 480 foto e ancora non ci basta a contenere dentro tutto questo paese.
cazzo e' enorme!
notte.

2006-06-01

Le perle di saggezza di gicappa

[estratto dalla seconda mail della mattinata]

"io non sono una persona, sono uno stream di bit che viaggiano in rete"

2006-05-27

(in)azione

sto per sbagliare. ancora. uscirò da questa porta. scenderò le scale. inforcherò la bicicletta. spingerò un po' di volte su quei pedali e sbaglierò. e sbaglierò ancora. ancora una volta regalerò dei soldi ad un ente che non ne ha bisogno ma soprattutto che non aiuta chi ha bisogno. pagherò e ne sarò lieto. mi sentirò meglio con me stesso sarò fiero di pagare moneta sonante. e se spendo un po' è meglio. ancora una volta alimenterò le mie illusioni, ancora una volta riempirò le mie giornate di alibi. ancora una volta pagherò per non mantenere un impegno con me stesso ed illudermi di poter rientrare nell'immaginario estetico collettivo così come ci vuole il meccanismo. perché io credo alle favole che mi raccontano. perché è bello crederci perché ti dà uno scopo.

vabbé, bando alle ciancie, ora scusate devo andare ad iscrivermi in palestra.

update: la palestra è molto 80s proprio come piace a me: nessuno che parli di spinning, fitness o wellsess ma al massimo di allenarsi. niente aria condizionata: solo finestre aperte. una volta dentro ci sono due stanze: una con gli attrezzi aerobici e l'altra con i pesi.
- "qui non si fanno corsi. forse per questo non ci sono tante ragazze. però ci si allena seriamente: nessuno occupa le macchine solo per fare due chiacchiere." mi avverte l'istruttrice, affascinante quanto il sergente istruttore di "Ufficiale e gentiluomo". La cosa mi piace e la rassicuro sul fatto che la mia sia una scelta ascetica di riordino globale della mia vita che passa attraverso il corpo e non sono certo lì per sbirciare il culo tangato della tipa davanti a me mentre fa spinning. Sono serio. Sono motivato. Comincio subito. Quindici minuti di ciclette. Trenta minuti di tapis roulant. Insomma è andata benissimo. Ho comprato solo dieci ingressi in modo da non investire un capitale alto.

Ok. si accettano scommesse su quanti ingressi consumerò prima di smettere.

2006-05-20

vivere

la vita è difficile. ultimamente mangio un sacco di tonno crudo. va tanto di moda. troppo. l'immagine è gusto. dormo poco e lavoro troppo. devo smetterla di farmi carico dei problemi degli altri. l'immagine è tutto la vita è gusto.
mi sembra di vivere per le cene. per gli aperitivi. per gli sbagliati. per il whisky quello buono. per il vino ricercato.
banalizzo.
non approfondisco mai.
forse.
cognitivismo. comprensione. vivo per questo. comprendo quanto con l'avanzare degli anni le persone agiscano sempre meno e si limitino a parlare delle azioni degli altri.
Vivere anche se sei morto dentro/Vivere e devi essere sempre contento.
conoscere sigle su sigle senza provarle sulla pelle.
fingere.
fingere.
fingere.
soffrire.
vedo la sofferenza fisica intorno a me e la ignoro. metto la testa sotto la sabbia come gli struzzi. vene varicose e piedi in cancrena. a me non accadrà mai penso e non è vero capiterà anche a me la sofferenza, quella che ti prostra e che ti toglie dignità. la sofferenza non è icona mai. se non accompagnata da sviolinate del cazzo alla rai due ma non fa trend perché fa trend chi vince e se soffri perdi. punto.
perdi.
punto.
e non gliene frega un cazzo a nessuno. è la specie che conta non il singolo individuo. mettiamocelo in testa che non contiamo un cazzo. che siamo sacrificabili.
punto.
ma il peggio è che noi stessi troveremo un alibi al nostro sacrificio.

2006-05-05

rapidsvn?

l'occasione per postare oggi è la rabbia dell'impotenza. ovvero è più di un'ora che tento di venire a capo di una semplice diff svn e il supporto eclipse a svn sucks il server svn sucks (dato che anche a command line mi viene restituito una diff vuota dopo cira 5 minuti di processing) e io rimango stucked. non so esattamente di chi sia la colpa ma inizio ad dubitare anche di dav in questo papocchio di lag.

2006-02-07

piccolo spazio pubblicità - ovvero il momento della marchetta

funziona cosi': un'azienda qualsiasi che ha bisogno di un logo e di una grafica corporate va da una media/communication agency e le chiede dei bozzetti.

Un'azienda che si fonda sull'open source invece fa un LOGO CONTEST perché chiunque abbia una qualche inventiva grafica, chiunque senta il sacro fuoco della creatività bruciargli dentro, chiunque sia stato sopraffatto dagli incubi a causa della sarciccia 'caa peperonella dell'altra sera e ancora oggi sia perseguitato da quell'immagine che proprio non si toglie dalla mente, insomma dicevamo proprio CHIUNQUE possa dire la sua su come dovrebbe essere un logo aziendale.

E dato che non si fa mai niente per niente chi farà il logo piu' bello vincerà un MacBook Pro.

E sticazzi.

update A seguito di svariate richieste aggiorno con qualche info in più: qui trovate qualche linea di briefing per sapere chi è sourcesense e qui si trovano le regole di partecipazione che è una cosa seria, neh.

2006-01-20

murazzi e dintorni

tutto bene. di fretta. il nuovo lavoro mi assorbe a mille. sto leggendo de cataldo (anche se qui sopra c'e' scritto altro ma non ho il tempo per modificare il template). e mentre leggo ascolto capossela in loop. e mentre ascolto penso che libbano ha ragione. beh insomma sopravvivo as iusual. asap nuove nuove sulla mia vita. nano nano.

Si sveglia male, urla in cucina fitte alla testa, memoria in rovina parenti in casa, cinque di sera tempo scaduto, si alza come c'è venuto nervi asciugati, metallo in bocca mette il giaccone, è già nell'angolo di sotto al bar bigliardi, raduno del grifone colossi e anfibi, tatuaggi di pitone.

Sussurrano di come la notte prima gli altri son scesi come cani da rapina slegati in squadra a testa china toro toro hanno spazzato dei rifiuti la banchina nel gelo di case e caserme s'incammina l'aria è strana, alza lo sguardo e sente in alto un grido di poiane il freddo lo trapassa addosso smazza un grammo, allunga il passo il tipo aspetta dietro il ponte senza fretta

Il fiume è giallo, lento fango d'Orinoco scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco scende il murazzo, c'è una macchina bruciata kebab arrosto e folla a grappoli in parata le ragazze aspettano di uscire fuori per ballare e intanto provano le scarpe nuove e ridono da sole dentro casa, lei lo guarda e resta lì senza parlare fuori tutto accade anche senza di noi

Nel grotto spingono e si bercian Patuan l'anfe che sale, caldo a fiotti, nervi tesi Envisia serve al banco acqua minerale ondeggiano sulle ginocchia tutti uguale guarda lo specchio e vede in fondo che per occhi adesso ci ha due buchi neri
e nel riflesso dell'abisso vede il pozzo che era un tempo anima sua

Batte una sigaretta arrolla una cartina mentre da dietro Chiurlo il rosso s'avvicina sembra l'errore di una spinta alza la voce
è un attimo poi il tempo scorre più veloce Big Jim lo centra con l'anfibio nel torace rosso di sangue cade a terra, braccia a croce lo scalcia in faccia quando è steso già caduto gli arabi scappano nel mucchio chiede aiuto parte per sbaglio il colpo e fa come un rumore di petardo nel festino s'alza lento il volo del grande tacchino chiude gli occhi e s'avvicina, sempre più vicina
l'ombra lo copre sull'asfalto senza fiato.

Lettori fissi