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dislessie di un giovane tecnologicamente provato

2009-09-11

ogni tanto mi perdo in me stesso e piango chi ero che ora non c'e' piu'.
ogni tanto.

2008-12-16

pensieri e bugie

la vita, a differenza dei film, non si cura mai dei i finali.

2008-03-26

2007-12-07

Ieri sera ho visto Dexter

Il mattino la vita scorre più ruvida, più lenta.
Avvolta in un cielo di latte, una coperta rossa coccola i bacilli che mi prostrano in un Sant Ambrogio qualsiasi. Con in bocca il ferro dell'aspirina. Con la barba sfatta. Io, solo in casa davanti ad un monitor. Una vita in playback che vorrebbe dilatare i momenti di solitudine fino all'eternità.


Se mettessimo in fila tutte le frasi che pronunciamo in una giornata non arriveremmo a riempire un'ora. Sopravvalutiamo spesso quantità e valore delle nostre parole. Ma se montassi un film in cui la mia soggettiva inquadra un monitor durerebbe metà della mia vita.

E sarebbe un film muto, in bianco e nero. O meglio a fosfori verdi. A spremere indefessamente quei tastini fino a distillare idee inutili, a rincorrere un dump della mia memoria che per me è sempre troppo RAM. A confondere la vita con la mente e la mente con un codice che neanche la macchina capisce.
A spiare. A spiarvi. A spiarmi.

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2007-11-15

I just call to say I love you

Ho appena ricevuto uno squillino dal numero +373277...
Ad una prima ricerca +37 era il codice internazionale della Repubblica Democratica Tedesca.

Mi chiamano dal passato? Chi è il fratello povero dell'ispettore Derrick?
Poi cerco meglio +373 è la Moldavia.

O minkia. Sto ripensando agli addii al celibato in cui mi sono ubriacato (tutti).

Forse c'è qualcosa che dovrei ricordare?

2007-11-13

E se non fosse altro che una malattia?

Francesca C.* (madre di gicappa / diurna) – Non so come abbia iniziato. Un giorno verso i quattordici anni mi ha chiesto se poteva iscriversi. Non ci ho visto nulla di male. Molti dei sui coetanei lo facevano. Quando me lo chiese mi ricordo che alla radio cantavano i Righeira. Non ci ho visto nulla di male.

Asha (blogger / notturna) – Sinceramente me ne ha parlato durante un aperitivo ma mai avrei pensato che ci sarebbe ricascato. Rideva, scherzava e ha parlato di un centro che è una multinazionale, ma era del tutto inconsapevole. Non credo che alla fine ci andrà veramente.

Marcello N. (amico di gicappa / diurno)
– A lui era già successo, ma la volta in cui ci siamo iscritti insieme è stata la volta più ecclatante. Voglio dire, abbiamo scelto un posto dove entravi e ti capitava di vedere qualche modella spezzata a metà che sollevava pesi con le braccine esili a cui reagivamo con la mascella pendula. Ma neanche quello è servito. Comunque io ci sono andato almeno quindici volte mentre lui soltanto tre. Forse dodici, ma che importa? Lui soltanto tre! Fai il conto: 200 euro a volta ti sembra poco?

Shot Dunyun (party crasher / notturo) – Me lo hanno raccontato che io manco lo conoscevo sto gicappa. Una sera, prima di una finestra, monta sul mio scassone un certo Neal a fare la co-vedetta P sinstra e non ci riesce a stare zitto. Forse per l’agitazione, o perché si era incanalato qualche picco esagerato, sto stronzo non sembrava una radio, di più. Insomma a un certo punto se ne viene fuori con la storia di questo suo amico blogger, un diurno ma perché lo obbligano, che per la milionesima volta si è iscritto in palestra e tutte le altre volte mica c’è andato. E tutte le volte che lo racconta ai suoi amici che sanno come gli funziona la testa, tutti ridono. Capito come gli gira?

gicappa (blogger / diurno forzato) – Premeditazione? No. E’ che sono passato di fronte a questo posto che alla fine era un bugigattolo. Uno stanzino semibuio con due scrivanie ed una pazza furiosa che mi scagliava contro domande e superlativi, domande e superlativi. "Ti piacciono le piscine? Noi ne abbiamo una grandissima" “Quanto ti costno gli altri abbonamenti? La nostra è un’offerta vantaggiosissima” “Pensi di non ottenere risultati? Ti aiuteremo a raggiungere i massimi obiettivi".
E ancora una volta ho intravisto la possibilità di promettermi qualche cosa. Di dimostrare a me stesso che ce la posso fare, che un miglioramento è possibile, cominciando da fisico fino a giungere allo stile di vita, migliorare il proprio corpo per allenare l’organizzazione, la costanza, la forza di volontà, il carattere. Io mi sono iscritto. E voialtri sfigati... godetevi pure la vostra vita**.

* tutti le persone citate non sono state interpellate ed è possibile che non abbiano detto quanto qui riportato
** cit.

2007-11-04

domenica è sempre domenica

Il sapore della domenica sera non cambia mai con quel gusto di ricordo del week end passato che si mesce piano con la raccapricciante certezza della sveglia del lunedì mattina.
Una domenica sera che si sfilaccia tra scampoli di inutile televisione, stracci di luci soffuse delle abat jour che illuminano il patchwork di tavole imbandite, sonno da troppa Falanghina ed effervescente Brioschi da comprare.
Cambierà mai questa sensazione di sala di attesa delle Ferrovie dello Stato che mi riservano le domeniche sera?

2007-11-03

ipse dixit

Il pizzetto che circumnaviga bocca e mento ed il web two-point-o ormai sono "l'altroieri".
Il futuro è esclusivo. Il futuro è offline se la massa si sposta on line.

2007-10-29

image reloaded

al di là della notizia che interessa non più di tanto, ma quanto è anni ottanta quella foto con una tizia che fuma in ufficio di fronte ad un monitor CRT, mentre batte un testo su wordstar su di una simil tastiera IBM?

2007-09-12

bali centlo

Non mi guardate storto. Lo so. Sono ancora in vacanza. Ma vi possa consolare il fatto che attendo l'aereo del ritorno e che una volta preso il primo aereo ne prendero' un secondo e poi un terzo per un totale di ventitre ore di volo. Tutte ore pesanti, spese solo per tornare e non certo con l'entusiasmo della partenza.
Dempasar - Seoul - Parigi - Malpensa
Non vi ho convinto.

Se la cercate sul mappamondo - niente google earth - sceglietene uno anni ottanta, uno di quelli che si accende - e' quasi diametralmente opposta all'Italia, questa piccola isola indonesiana. Una popolazione totale inferiore a quella della sola Milano, un territorio che dentro l'Italia ci starebbe ben piu' di cinquanta volte. Eppure quando arrivi, ti senti spaesato perche' ti attendono cose strane.
Il giorno camminare sui marciapiedi risulta quasi impossibile dato lo stato delle strade ed il fatto che chiunque utilizza un qualche mezzo di locomozione motorizzato. La notte invece ti assopisce col ronzio dei motorini accompagnati da canti di galli, lamenti di cani e versi di specie animali a me totalmente ignote, ma sicuramente innumerevoli. Ti trovi immerso in una natura cosi' rigogliosa e propizia da rendere gli abitanti felici per i loro diritti di nascita, per essere stati baciati dagli dei, vogliosi di festeggiare in ogni occasione: gravidanze, compleanni, matrimoni, e per ultime le celebrazio piu' grandiose e gioiose ovvero i riti funebri che segnano il passaggio ad una nuova vita.

Per Bali non e' stato amore a prima vista, ne' un lento innamoramento di una terra che ti entra nelle vene, come la Thailandia.
Pensando a Bali penso al rispetto.

A Bali comprendi che ricevi veramente soltanto quando impari a dare.

nano nano

2007-06-27

ho visto cose...

che voi umani...
un informatico (uomo) che balla la lap dance e lancia la maglietta al pubblico.
ho visto cose...
due informatici su di un palco. uno canta l'altro balla credendosi sensuale(!) e gomiti in cielo, mani dietro la testa, bacino che compie rotazioni.
ho visto cose...
un informatico che beve sei birre e blogga dopo ere geologiche di feste in cui si sente un disadattato tra disadattati.

mai che possa cambiare qualche cosa dentro di me

2007-01-18

"Gicappa, sei stato nominato"

Proprio come nel grande fratello. Internet mi ha sempre dato l’idea di essere un posto dove si possono reperire informazioni sulle persone, conoscere un po’ della loro storia, alle volte controllarle, alle volte carpirne qualche segreto. Un po' un “GF de noantri”. Ma non divaghiamo. Sono stato nominato per la prima volta in vita mia e sono mesi che non scrivo una riga sul presente beneamato, bistrattato blog: tutto ciò mi rende alquanto nervoso.



Ecco vedi? Non ho detto nominato per cosa. Insomma questa mattina cimbabella mi inserisce nel programma di autoaiuto “rimaniamo blogger insieme” lanciandomi questo catenone di santantonio dal titolo “5 cose che non sai di me” ed eccomi qui pronto a rispondere all’appello, sull’attenti come un soldatino ussaro di quelli di piombo pitturati a mano con la casacchina rossa ed i pantaloni neri un poco alla zuava che fa molto fescion tra gli ussari.

Che prima di cominciare volevo ancora dire una cosa (posso?) no, che alla fine mi piacerebbe correggere il titolo della catena con “cinque cose che non sai di me di cui non ti frga un cazzo, ma io te le dico uguale”. fatto.



La "cosa UNO che non sai di me" risale ovviamente alla mia infanzia. In effetti se c’è qualche cosa di me che la gente non sa è perché o non si può dire (perché se non si sa un motivo ci sarà) oppure perché è così indietro nel tempo che proprio non mi è mai capitato di raccontarla.

Natale. Gicappa ottenne. Ottenne nel senso che avevo otto anni. Albero. Decorazioni. Pacchi. Scartamenti. Un pacchetto piatto e quadrato. Lo apro. La vedo. Mi innamoro. Lei è vaga e bellissima, mi fissa con due profondi occhi castano scuro ed in men che non si dica, capisco che vuole essere baciata. E lo faccio. Ho baciato sulla bocca il 33 giri di Lio per tutto il giorno di Natale perché mi sono innamorato di quella foto al primo sguardo. Tra l’altro è stato il primo ellepì regalatomi. Ignoro tutt’oggi cosa avessi trovato di desiderabile in lei, ma non rinnego il passato.



La "cosa DUE che non sai di me" è breve. Ma nel suo dramma infantile intensa. Da piccolo ho portato il baffo. Per chi non lo sapesse, il baffo è detto anche T.E.O. (Trazione Extra Orale) ed è un apparecchio ortodonzistico di correzione. In altri termini è uno strumento di tortura per raddrizzare i denti. Inutile, oserei dire, dato il risultato.



"Cosa TRE che non sai di me". Sono scaramantico sulla base di regole cabalistiche che mi invento io. La prima che mi viene in mente: è difficilissimo farmi cambiare orologio. Ovvero ci sono pochi orologi al mondo che non mi portino sfiga per cui se becco l'orologio sbagliato mi succedono cose terribili come perdere il lavoro od ammalarmi. Per far comprendere il livello patologico che posso raggiungere aggiungerò che ho portato l’orologio della prima comunione fino ai 26 anni.



"Cosa QUATTRO che non sai di me". Ho una incredibile memoria fotografica per i volti. Mi affascinano. E’ come se in testa avessi un database in cui catalogo i tratti somatici di ognuno e li dividessi in filoni o li riconducessi per analogie. Ciò mi permette di riconoscere la gente anche a distanza di anni. Mi è capitato di riconoscere persone che ho visto solo due o tre volte in università parecchi anni prima. In compenso faccio una fatica boia a ricordami i nomi delle persone.



"Cosa CINQUE che non sai di me". Quando sono profondamente immerso nei miei pensieri (soprattutto se sono stanco) seguo il filo logico dei miei intimi ragionamenti esprimendo con la mimica facciale ciò che penso. Se sono ad un livello estremo di stanchezza arrivo addirittura a mugolare parole come un furbi mezzo scarico.



Credo che adesso debba scegliere chi nominare a mia volta. So di per certo che me ne vorranno a male per cui scelgo:

lei che un giorno andrò a trovare
lei che secondo me non sbaglia
lei che non sento da una vita
lei che ha chiuso ma ce la può fare
lui che non lo farà mai

2006-08-29

thai stories

che alla fine tutto il mondo e' paese che anche qui hanno problem i con i primi ministri che non se ne vogliono andare.
e sono stanchissimo.
in piedi dalle sei del mattino che neanche al lavoro.
si ma chiang mai...
e sono in un posto dove i saluti assomigliano ai cicaleccio e al gracidare e vivono piu' nella sfera della musica che della parola.
e spero di arrivare presto al mare
e spero che la flash della macchina fotografica si automachespanda che abbiamo sforato le 480 foto e ancora non ci basta a contenere dentro tutto questo paese.
cazzo e' enorme!
notte.

2006-06-01

Le perle di saggezza di gicappa

[estratto dalla seconda mail della mattinata]

"io non sono una persona, sono uno stream di bit che viaggiano in rete"

2006-05-27

(in)azione

sto per sbagliare. ancora. uscirò da questa porta. scenderò le scale. inforcherò la bicicletta. spingerò un po' di volte su quei pedali e sbaglierò. e sbaglierò ancora. ancora una volta regalerò dei soldi ad un ente che non ne ha bisogno ma soprattutto che non aiuta chi ha bisogno. pagherò e ne sarò lieto. mi sentirò meglio con me stesso sarò fiero di pagare moneta sonante. e se spendo un po' è meglio. ancora una volta alimenterò le mie illusioni, ancora una volta riempirò le mie giornate di alibi. ancora una volta pagherò per non mantenere un impegno con me stesso ed illudermi di poter rientrare nell'immaginario estetico collettivo così come ci vuole il meccanismo. perché io credo alle favole che mi raccontano. perché è bello crederci perché ti dà uno scopo.

vabbé, bando alle ciancie, ora scusate devo andare ad iscrivermi in palestra.

update: la palestra è molto 80s proprio come piace a me: nessuno che parli di spinning, fitness o wellsess ma al massimo di allenarsi. niente aria condizionata: solo finestre aperte. una volta dentro ci sono due stanze: una con gli attrezzi aerobici e l'altra con i pesi.
- "qui non si fanno corsi. forse per questo non ci sono tante ragazze. però ci si allena seriamente: nessuno occupa le macchine solo per fare due chiacchiere." mi avverte l'istruttrice, affascinante quanto il sergente istruttore di "Ufficiale e gentiluomo". La cosa mi piace e la rassicuro sul fatto che la mia sia una scelta ascetica di riordino globale della mia vita che passa attraverso il corpo e non sono certo lì per sbirciare il culo tangato della tipa davanti a me mentre fa spinning. Sono serio. Sono motivato. Comincio subito. Quindici minuti di ciclette. Trenta minuti di tapis roulant. Insomma è andata benissimo. Ho comprato solo dieci ingressi in modo da non investire un capitale alto.

Ok. si accettano scommesse su quanti ingressi consumerò prima di smettere.

2006-05-20

vivere

la vita è difficile. ultimamente mangio un sacco di tonno crudo. va tanto di moda. troppo. l'immagine è gusto. dormo poco e lavoro troppo. devo smetterla di farmi carico dei problemi degli altri. l'immagine è tutto la vita è gusto.
mi sembra di vivere per le cene. per gli aperitivi. per gli sbagliati. per il whisky quello buono. per il vino ricercato.
banalizzo.
non approfondisco mai.
forse.
cognitivismo. comprensione. vivo per questo. comprendo quanto con l'avanzare degli anni le persone agiscano sempre meno e si limitino a parlare delle azioni degli altri.
Vivere anche se sei morto dentro/Vivere e devi essere sempre contento.
conoscere sigle su sigle senza provarle sulla pelle.
fingere.
fingere.
fingere.
soffrire.
vedo la sofferenza fisica intorno a me e la ignoro. metto la testa sotto la sabbia come gli struzzi. vene varicose e piedi in cancrena. a me non accadrà mai penso e non è vero capiterà anche a me la sofferenza, quella che ti prostra e che ti toglie dignità. la sofferenza non è icona mai. se non accompagnata da sviolinate del cazzo alla rai due ma non fa trend perché fa trend chi vince e se soffri perdi. punto.
perdi.
punto.
e non gliene frega un cazzo a nessuno. è la specie che conta non il singolo individuo. mettiamocelo in testa che non contiamo un cazzo. che siamo sacrificabili.
punto.
ma il peggio è che noi stessi troveremo un alibi al nostro sacrificio.

2006-05-05

rapidsvn?

l'occasione per postare oggi è la rabbia dell'impotenza. ovvero è più di un'ora che tento di venire a capo di una semplice diff svn e il supporto eclipse a svn sucks il server svn sucks (dato che anche a command line mi viene restituito una diff vuota dopo cira 5 minuti di processing) e io rimango stucked. non so esattamente di chi sia la colpa ma inizio ad dubitare anche di dav in questo papocchio di lag.

2006-02-07

piccolo spazio pubblicità - ovvero il momento della marchetta

funziona cosi': un'azienda qualsiasi che ha bisogno di un logo e di una grafica corporate va da una media/communication agency e le chiede dei bozzetti.

Un'azienda che si fonda sull'open source invece fa un LOGO CONTEST perché chiunque abbia una qualche inventiva grafica, chiunque senta il sacro fuoco della creatività bruciargli dentro, chiunque sia stato sopraffatto dagli incubi a causa della sarciccia 'caa peperonella dell'altra sera e ancora oggi sia perseguitato da quell'immagine che proprio non si toglie dalla mente, insomma dicevamo proprio CHIUNQUE possa dire la sua su come dovrebbe essere un logo aziendale.

E dato che non si fa mai niente per niente chi farà il logo piu' bello vincerà un MacBook Pro.

E sticazzi.

update A seguito di svariate richieste aggiorno con qualche info in più: qui trovate qualche linea di briefing per sapere chi è sourcesense e qui si trovano le regole di partecipazione che è una cosa seria, neh.

2006-01-20

murazzi e dintorni

tutto bene. di fretta. il nuovo lavoro mi assorbe a mille. sto leggendo de cataldo (anche se qui sopra c'e' scritto altro ma non ho il tempo per modificare il template). e mentre leggo ascolto capossela in loop. e mentre ascolto penso che libbano ha ragione. beh insomma sopravvivo as iusual. asap nuove nuove sulla mia vita. nano nano.

Si sveglia male, urla in cucina fitte alla testa, memoria in rovina parenti in casa, cinque di sera tempo scaduto, si alza come c'è venuto nervi asciugati, metallo in bocca mette il giaccone, è già nell'angolo di sotto al bar bigliardi, raduno del grifone colossi e anfibi, tatuaggi di pitone.

Sussurrano di come la notte prima gli altri son scesi come cani da rapina slegati in squadra a testa china toro toro hanno spazzato dei rifiuti la banchina nel gelo di case e caserme s'incammina l'aria è strana, alza lo sguardo e sente in alto un grido di poiane il freddo lo trapassa addosso smazza un grammo, allunga il passo il tipo aspetta dietro il ponte senza fretta

Il fiume è giallo, lento fango d'Orinoco scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco scende il murazzo, c'è una macchina bruciata kebab arrosto e folla a grappoli in parata le ragazze aspettano di uscire fuori per ballare e intanto provano le scarpe nuove e ridono da sole dentro casa, lei lo guarda e resta lì senza parlare fuori tutto accade anche senza di noi

Nel grotto spingono e si bercian Patuan l'anfe che sale, caldo a fiotti, nervi tesi Envisia serve al banco acqua minerale ondeggiano sulle ginocchia tutti uguale guarda lo specchio e vede in fondo che per occhi adesso ci ha due buchi neri
e nel riflesso dell'abisso vede il pozzo che era un tempo anima sua

Batte una sigaretta arrolla una cartina mentre da dietro Chiurlo il rosso s'avvicina sembra l'errore di una spinta alza la voce
è un attimo poi il tempo scorre più veloce Big Jim lo centra con l'anfibio nel torace rosso di sangue cade a terra, braccia a croce lo scalcia in faccia quando è steso già caduto gli arabi scappano nel mucchio chiede aiuto parte per sbaglio il colpo e fa come un rumore di petardo nel festino s'alza lento il volo del grande tacchino chiude gli occhi e s'avvicina, sempre più vicina
l'ombra lo copre sull'asfalto senza fiato.

2005-12-30

in culo al capodoglio che si scapicolla indenne per la valle del capodanno

[meo amigo charlie brown]

una nota di rosso
il 24 sera ho inviato una serie di email/sms/commenti lacrimosamente buonisti e sentimentali. chiedo venia. non li rinnego certo ma tenete in conto che ero ubriaco ed era natale. in genere mi prende molesta.

una nota musicale
il sol un poco eccedente del ronzio del frigor.

una nota frivola
deciso ieri. a capodanno andrò ad una festa. oggi deciderò di chi.

una nota di pazzia
vivo la gente come se fosse la prima volta. bevo la vita come se molta più gente fosse viva.

una nota di cancellata per sempre a memoria del mio oblio


[pepe pepepepe pepe pepepepe pepe pepepepepepeeee a e i o u iupsilon. a e i o u iupsilon.]

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