dislessie di un giovane tecnologicamente provato

2007-12-07

Ieri sera ho visto Dexter

Il mattino la vita scorre più ruvida, più lenta.
Avvolta in un cielo di latte, una coperta rossa coccola i bacilli che mi prostrano in un Sant Ambrogio qualsiasi. Con in bocca il ferro dell'aspirina. Con la barba sfatta. Io, solo in casa davanti ad un monitor. Una vita in playback che vorrebbe dilatare i momenti di solitudine fino all'eternità.


Se mettessimo in fila tutte le frasi che pronunciamo in una giornata non arriveremmo a riempire un'ora. Sopravvalutiamo spesso quantità e valore delle nostre parole. Ma se montassi un film in cui la mia soggettiva inquadra un monitor durerebbe metà della mia vita.

E sarebbe un film muto, in bianco e nero. O meglio a fosfori verdi. A spremere indefessamente quei tastini fino a distillare idee inutili, a rincorrere un dump della mia memoria che per me è sempre troppo RAM. A confondere la vita con la mente e la mente con un codice che neanche la macchina capisce.
A spiare. A spiarvi. A spiarmi.

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