dislessie di un giovane tecnologicamente provato

2007-11-13

E se non fosse altro che una malattia?

Francesca C.* (madre di gicappa / diurna) – Non so come abbia iniziato. Un giorno verso i quattordici anni mi ha chiesto se poteva iscriversi. Non ci ho visto nulla di male. Molti dei sui coetanei lo facevano. Quando me lo chiese mi ricordo che alla radio cantavano i Righeira. Non ci ho visto nulla di male.

Asha (blogger / notturna) – Sinceramente me ne ha parlato durante un aperitivo ma mai avrei pensato che ci sarebbe ricascato. Rideva, scherzava e ha parlato di un centro che è una multinazionale, ma era del tutto inconsapevole. Non credo che alla fine ci andrà veramente.

Marcello N. (amico di gicappa / diurno)
– A lui era già successo, ma la volta in cui ci siamo iscritti insieme è stata la volta più ecclatante. Voglio dire, abbiamo scelto un posto dove entravi e ti capitava di vedere qualche modella spezzata a metà che sollevava pesi con le braccine esili a cui reagivamo con la mascella pendula. Ma neanche quello è servito. Comunque io ci sono andato almeno quindici volte mentre lui soltanto tre. Forse dodici, ma che importa? Lui soltanto tre! Fai il conto: 200 euro a volta ti sembra poco?

Shot Dunyun (party crasher / notturo) – Me lo hanno raccontato che io manco lo conoscevo sto gicappa. Una sera, prima di una finestra, monta sul mio scassone un certo Neal a fare la co-vedetta P sinstra e non ci riesce a stare zitto. Forse per l’agitazione, o perché si era incanalato qualche picco esagerato, sto stronzo non sembrava una radio, di più. Insomma a un certo punto se ne viene fuori con la storia di questo suo amico blogger, un diurno ma perché lo obbligano, che per la milionesima volta si è iscritto in palestra e tutte le altre volte mica c’è andato. E tutte le volte che lo racconta ai suoi amici che sanno come gli funziona la testa, tutti ridono. Capito come gli gira?

gicappa (blogger / diurno forzato) – Premeditazione? No. E’ che sono passato di fronte a questo posto che alla fine era un bugigattolo. Uno stanzino semibuio con due scrivanie ed una pazza furiosa che mi scagliava contro domande e superlativi, domande e superlativi. "Ti piacciono le piscine? Noi ne abbiamo una grandissima" “Quanto ti costno gli altri abbonamenti? La nostra è un’offerta vantaggiosissima” “Pensi di non ottenere risultati? Ti aiuteremo a raggiungere i massimi obiettivi".
E ancora una volta ho intravisto la possibilità di promettermi qualche cosa. Di dimostrare a me stesso che ce la posso fare, che un miglioramento è possibile, cominciando da fisico fino a giungere allo stile di vita, migliorare il proprio corpo per allenare l’organizzazione, la costanza, la forza di volontà, il carattere. Io mi sono iscritto. E voialtri sfigati... godetevi pure la vostra vita**.

* tutti le persone citate non sono state interpellate ed è possibile che non abbiano detto quanto qui riportato
** cit.

2 commenti:

ella ha detto...

hai anche un mirror tradotto per persone con intelletto medio basso, vero?
^_^

gicappa ha detto...

in parole povere mi sono iscritto in palestra. di nuovo. ancora una volta pagherò. ancora una volta non ci andrò.

il formato del post era un omaggio a "Rabbia" l'ultimo libro di Palaciucco che ho letto. :)

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