vivi momenti in cui prendi decisioni e ti permetti scelte che forse un giorno rimpiangerai ma lo sai e non te ne frega un cazzo. momenti in cui subisci passivamente le scelte di altre persone. momenti in cui le scelte di altre persone nel tuo presente ricadono nel tuo immediato futuro senza che vi sia una reale connessione di causa ma che dentro di te fanno scattare un click.
come quando tu sei attorniato da amici e tutto intorno ti avvolgono solo musica e risate e scoppiano applausi e ti attendono un mare di regali e “aprilo!” e scopri con sommo gaudio che si tratta di un single malt torbato piacevolmente ambrato con un forte retrogusto salato di iodio, uno di quelli che piacciono a te. Un Talisker.
click
ringraziamenti baci abbracci “eh beh, siete andati a colpo sicuro!” e già stai scartando un altro dono e questa volta fronteggi un single malt, di quelli che ovvio che ti piacciono, un Lagavulin dodici anni di invecchiamento in botte, la cui particolarità sono i suoi 58,7 gradi che deve essere bevuto con l’acqua delle highland.
click
altro amico altro regalo di cui distruggi con rinnovata fiducia l’involucro e alla fine siete tu e lui e lo guardi dritto negli occhi quel parallelepipedo di cartone su cui troneggia orgogliosamente stampigliato Springbank 10 Year Old Single Malt.
click
e poi una bottiglia di vino.
e poi una bottiglia di uischi.
e poi i bicchieri da vino.
e poi i bicchierini da grappa con tanto di bottiglia apposita.
e poi la grappa al mirtillo fatta dalla mamma di una tua amica.
e poteva mancare una bottiglia di filu ‘e feru?
click click click…
Ecco che le scelte delle persone a te più vicine diventano lo specchio della tua vita, di ciò che mostri agli altri di te. Insomma dopo un simile tributo sei consolianamente confuso e felice ma anche un poco atterrito: davvero i tuoi amici ti vedono così? al tuo compleanno ricevi più di sette litri di alcool e una manciata di bicchieri (sia mai che tu non sappia dove bere!), beh ti fermi a riflettere e tra te e te escalmi “son cose!”. ti piace bere e magari anche bere bene ma un po’ di fantasia gente! insomma ami anche il libri, i computer e il sesso (non necessariamente in quest’ordine), porca vacca vi potevate mettere d’accordo, no?
E poi eccolo li’.
L’ultimo pacchettino, la tua boa galleggiante nel mare di alcool che ti ha sommerso, lui che morbido e frusciante non può essere una bottiglia. Guardi con occhio da triglia colei che non ti ha accomunato con nicholas cage in “via da las vegas”. In Pochi secondi una nube di nastrini e scotch si leva nell’aere seguita da un foglio di cartasbrilluccica che si invola alle tue spalle
OHHHHHH.
- Grazie grazie, ele, grazie!!! Una maglietta nera con le maniche lunghe come piacciono a me!
- si ma aprila! – e già ride…
e… click!
dislessie di un giovane tecnologicamente provato
2005-10-17
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9 commenti:
vero. i regali che ci fanno le persone che ci vogliono bene possono essere visti come chiave di lettura su chi siamo ai loro occhi. o, nel caso dei fidanzati e delle fidanzate, come vorremmo che fossimo (il mio primo moroso mi regalava solo scarpe col tacco e stole). la mia migliore amica fu picchiata quando mi regalò il cd delle spice girls.
beh lasciamo stare il moroso (il modello sciantosa di provincia è un archetipo jungiano dell'uomo) ma l'amica ti vedeva come una tipa spice? la spice erba? :)))
che c'è scritto sulla maglietta?
em-sign. magliette a tiratura limitata tra l'altro...
sai che è tutto il giorno che penso a questo tuo post? hai scatenato in me un turbinio di riflessioni su: come ci vedono gli amici?
malnato!
:p
erbé non devi darmi troppo credito che non ne vale la pena. :)
gika, devi imparare a vederti coi miei occhi. devi.
erbé sì ma hai messo gli occhiali?
:p
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